Rifugio San Marco
Fam. Ossi
San Vito di Cadore -
Col de chi da Os
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Dal rifugio pare di toccare con mano la via normale di salita all’Antelao e le snelle ed eleganti pareti della Cima Belprà. E’ uno dei pochi rifugi che conserva ancora la struttura originale (1895), piccolo e accogliente, quando si visita sembra di riassaporare atmosfere ormai dimenticate e come viene definito da molti è posto “su un angolo del paradiso”.
E’ gestito da una famiglia che con un tocco di estrosità rende tutto particolare, come un tempo.
Sorge su un colle al limite della vegetazione al centro dei tre grossi massicci.
Francesco
48 anni, Italia
Famiglia con adolescenti
periodo vacanza: luglio 2020
Abbiamo scalato una montagna
Con tutta la famiglia, figli tra i 9 e i 16 anni, abituati saltuariamente a camminate in montagna, siamo partiti da San Vito di Cadore, abbiamo preso la ciclabile verso Cortina e quindi il sentiero verso il rifugio (mi sembra il 225). Si sale per i boschi per oltre 700 metri di dislivello e l'ultimo pezzo, è un saliscendi che costeggia la montagna, in alcuni tratti leggermente esposto. Siamo arrivati al rifugio, dopo 3 ore e mezza (un'ora in più del tempo segnalato). Stanchi. La vista delle montagne da lì, complice anche la giornata di sole, era splendida. Siamo tornati poi a San Vito per il sentiero che scende al rifugio Scotter. Più facile e più corto.
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Giovanni Mazzolani
78 anni, Italia
Da solo per vacanza
periodo vacanza: luglio 2019
Il ritorno
Da quaranta anni ci passo ogni anno. È sempre un ritorno, un punto di partenza per le successive escursioni.
In questo storico rifugio accoglienza e pasti sono al primo posto.
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